Cielo d'opale
Cielo d'opale,
tinto d'oro, sparso il rosso,
immenso azzurro,
il pomeriggio è prezioso.
Le nuvole volano lente
sopra i tetti, le strade,
e il corniolo e il pino.
Poi repentina ecco
una gocciola
e un'altra e ancora, e ancora.
Una lucida doccia argentea
piena di sole,
di fronte il mio sguardo.
Poi, all'improvviso tutto prese vita,
nella foglia del biancospino
vidi le tue guance,
quasi scorsi il tuo viso,
le tue chiome,
e nel nocciolo vidi i tuoi occhi
e inebriato dal profumo
di questa pioggia di Giugno
la natura non mi è straniera
quanto te: lontana creatura.