Riflessioni sul Preludio e Fuga XXII, Primo Libro, tratto dal Clavicembalo ben Temprato di J.S. Bach

 
 
 

Johann Sebastian Bach è stato un compositore tedesco del tardo barocco. È noto principalmente come organista, ma Bach padroneggiava molti strumenti musicali, rendendo la sua produzione di compositore cospicua e diversificata. È un musicista prolifico le cui opere sono diventate il fondamento della tradizione musicale occidentale, ispirando generazioni di musicisti a venire. Hans von Bülow soleva dire: "Il 'Clavicembalo ben temperato' è l'Antico Testamento, le sonate di Beethoven il Nuovo. Dobbiamo credere in entrambi." Potrebbe apparire esagerato, a tratti ossequioso, ma considerando l’importante ruolo che il Clavicembalo ben temperato di Bach ha avuto nella formazione musicale di musicisti degli strumenti a tastiera. I preludi e fughe del "Clavicembalo ben temperato" abbracciano un intero cosmo di elementi compositivi e temi musicali, rappresentando un eccellente metafora di cosa significhi unità nella diversità. Bach non solo presentò la somma totale dell'arte della tastiera del suo tempo ma previde anche la sua futura evoluzione. Il suo trattamento delle tonalità segnò un punto di svolta nella storia della musica. Certamente Bülow ha pienamente ragione, e io questo l’ho capito in molte composizioni bachiane che ho studiato durante la mia formazione, anche se quando mi sono imbattuto con il Preludio e Fuga XXII dal libro I (BWV 867) in si bemolle minore, non ho potuto che apprezzare profondamente la genialità, l’unicità, la profondità e l’attualità di quanto ha scritto Bach. Scritto in stile arioso, questo Preludio è pieno di un senso di profondo desiderio ben espresso dal tema portato dalla parte acuta e sostenuto dalla tensione straziante e dissonante nell'armonia. La struttura del brano è bipartita divisa da una cadenza, e il ritmo ondeggiante crea un'atmosfera meditativa dando ampio spazio a colpi di scena a volte inaspettati, che nasconde nella sua malinconica bellezza come sono costruiti gli accordi di accompagnamento. Una rara fuga a cinque voci segue quindi il Preludio: ce ne sono solo due nell'intero Clavicembalo ben temperato. Qui Bach segue a fondo le regole del primo stile rinascimentale. In effetti, il soggetto della fuga include un sorprendente intervallo di nona minore. Tutte queste cinque voci si intrecciano e si sovrappongono. Poco prima della fine, Bach aumenta di nuovo la tensione facendo suonare di nuovo il tema alle cinque parti in rapida successione. Negli ultimi istanti, le cinque voci entrano poi in uno stretto emozionante in cui sembrano ammucchiarsi l'una sull'altra, concludendo questo dramma sublime e contrappuntistico.